
- Uno dei simboli di Catania è la fenice, animale mitologico che risorge dalle proprie ceneri e scolpito su una delle porte della città, Piazza Palestro e Piazza Duomo, nel famoso quartiere Fortino, o come dicono i catanesi, “u’ furtinu”. Questo quartiere deve ancora una volta il proprio nome all’influenza dell’Etna. Il nome deriva infatti dall’intento del viceré Lamoraldo, Principe di Ligne, che dopo la tristemente nota eruzione vulcanica del 1669 e la conseguente distruzione della parte occidentale della città, decise di costruire appunto, un fortino.
- Dal centro dell’Arco si può vedere la Castello Ursino.
Insomma, descrivere questa incantevole città in poche parole non è semplice, come non lo è concedersi pochi giorni per visitarla. Ti ho mostrato in questo momento i due elementi caratterizzanti di Catania, eternamente connessi: il cattolicesimo e l’influenza dell’Etna.
Il centro storico come le periferie sono ricche di arte Barocca, bagnata dal suo mare azzurro in questa città si respirava la vera atmosfera di Sicilia, ti consiglio quindi almeno una settimana per poter interiorizzare al meglio questa città di una bellezza incredibile. Di Catania ti innamorerai non solo dell’arte ma anche delle persone; la cordialità e l’affetto con il quale si rapportano i locali, l’esuberanza e la diversità di etnie in questa città universitaria, sono sicuro che una volta trascorsi un paio di giorni, non vorrai più andare via.
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