Terremoto Catania- Enna, gli aggiornamenti

Torna a tremare la Sicilia. Ieri notte diverse scosse sono state dell’Ingv tra Bronte (Catania) e Regalbuto e Troina (Enna). Lo sciame sismico, il cui epicentro è stato localizzato a una profondità di 14 chilometri, non sembra essersi ancora esaurito. Al momento in cui stiamo scrivendo l’articolo, ulteriori scosse sono state sempre nella…

Torna a tremare la Sicilia. Ieri notte diverse scosse sono state dell’Ingv tra Bronte (Catania) e Regalbuto e Troina (Enna). Lo sciame sismico, il cui epicentro è stato localizzato a una profondità di 14 chilometri, non sembra essersi ancora esaurito. Al momento in cui stiamo scrivendo l’articolo, ulteriori scosse sono state sempre nella stessa zona – per la precisione nella zona di Adrano e in quella di Regalbuto. L’ultima scossa è stata registrata ieri sera intorno alle 22, ma nelle ultime ora il fenomeno non si è più ripetuto. Per fortuna sinora il terremoto fra Catania ed Enna non ha causato danni a persone o a oggetti rilevanti e le magnitudo sono state contenute.

Lo «sciame sismico in corso – spiega il dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana – è su una ideale congiungente Bronte con Lago di Pozzillo – Agira. Comune vicini: Regalbuto, Gagliano, Troina, Cesaró, Randazzo, Bronte. Da circa tre ore sono avvenute decine di scosse di piccola magnitudo M 2 – 3, massima 3,5. Profondità circa 16-18 km, precedute ieri da alcune scosse in territorio di Bronte».

Terremoto Catania- Enna ancora in corso

Le scosse di maggiore intensità sono comprese tra 2.0 e 3.5 gradi della scala Richter. Quest’ultima è stata registrata dall’Ingv di Catania alle 21.41 a 8 chilometri a Sud-Ovest di Bronte.

Come sempre, c’è stata molta preoccupazione negli ultimi giorni a causa delle scosse. La bassa magnitudo di quest’ultime non ha portato molte persone a dormire fuori di casa o a prevedere spostamenti, ma sono moltissimi i siciliani che hanno predisposto una borsa d’emergenza. Come riportato da Raffaele Azzaro, sismologo dell’osservatorio etneo, finora vi sono stati 9 eventi «di magnitudo superiore a 3, la magnitudo massima finora registrata è 3.3. La sismicità è dovuta ovviamente non all’Etna ma al quadro geodinamico di collisione fra placca euroasiatica e placca africana, che si concretizza appunto negli elementi della catena appenninica siciliana».

A fronte dell’ultima scossa ravvisata, ecco i dati:

Comune Provincia Distanza (km) Popolazione Cumulata Popolazione
Regalbuto EN 11 7277 7277
Adrano CT 11 36122 43399
Centuripe EN 11 5470 48869
Bronte CT 12 19172 68041
Troina EN 14 9373 77414
Cesarò ME 14 2439 79853
San Teodoro ME 15 1403 81256
Biancavilla CT 15 24007 105263
Maletto CT 17 3920 109183
Gagliano Castelferrato EN 17 3593 112776
Maniace CT 17 3765 116541
Catenanuova EN 17 4866 121407
Santa Maria di Licodia CT 18 7641 129048
Agira EN 20 8345 137393

Terremoto anche in Grecia

Ma le scosse non sono state solo in Sicilia. In Grecia, davanti alla costa ovest dell’isola di Leucade, ulteriori fenomeni sono stati rilevati. Da noi solo una decina di minuti alle 6 quando i sismografi registrano una scossa di terremoto. L’ipocentro, registrato dal nostro istituto di geofisica e vulcanologia e dal servizio di monitoraggio geologico statunitense, è a 17 km, epicentro a una trentina di km dalla terraferma.

Tuttavia, per quanto avvenuti in circostanze che avrebbero potuto portare a pensare a una somiglianza, l’evento appare slegato da quello del versante occidentale del vulcano Etna. In sostanza, si tratterebbe di un processo di fratturazione diverso, si tratterebbe di domini geodinamici differenti e anche le tempistiche riscontrate dagli studiosi sono differenti.

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *